Ci troviamo davanti a dei pescetti, che giocano “al telefono senza fili!” Ossia, si passano tra di loro una frase, una parola, cercando di mantenerne intatta la comprensione per il vicino. Mi solleticava il contrasto di poter utilizzare degli iconici soggetti muti, per parlare (giust’appunto): del parlato.
Così, <<la comunicazione muta!>>. Sia nel senso, si fà mutevole, può mutare sotto i nostri occhi.
Sia: muta. Ovvero talvolta, magari promettendo, attendendo chissà cosa, assistiamo ad una comunicazione che (ahinoi) non dice. Un parlare, parlare, che alla fin fine potrebbe diventare un non dire nulla.