Le nostre teste vanno aperte per ri-circolo d’aria e pensieri, per riempirle e svuotarle come scatole.
Nutrirle e donare, che chi trova una chiave apra una scatola, e chi trova una scatola cerchi una chiave.
Le scatole in sé e per sé, sono fulcro e simbolo di curiosità; ma possono anche e soltanto essere oggettivamente, un utilità d’uso, un mezzo di messa in ordine, di spostamenti, di roba che ci piace tenere, piuttosto che accatastare. Apriscatole ci piaceva anche in quanto rimando ad uno strumento specifico, e ci piace utilizzare il nome di uno strumento, ci piace pensare di essere uno strumento. Lo siano i pensieri. Al contempo, essendo uno strumento preciso, incappiamo (come volevasi proprio) in una distorsione; e questo non ci dispiace affatto, come sorta d’esortazione, al non fermarsi al nome, all’apparenza. Apriscatole è un oggetto che identifichiamo tutti certo, ma senza nessuna pretesa alcuna, di dire chissà, qui lo adoperiamo anche parlando d’altro.
Era un primo giochino per stuzzicare, per eventualmente attirare l'attenzione, per conciare un poco l'atmosfera.