Nel disegno che ci rappresenta si voleva inserire un concetto. Si voleva direzionare verso un qualcosa, qualcosa che è alla base. Come fosse lo spirito del nostro andare. Un monito in primis per noi stessi. Un modus “facendi et ricordandi”, che vorrebbe accompagnarci e sospingerci, in questo vagliabile: dettar’ magliette. Questo incpit, è al contempo direttivo, questa bussola sfoderabile, per noi è: consegnare una chiave di lettura, lasciando spazio ad altre eventuali chiavi di lettura. Un voler stuzzicare il pensiero, facendolo reagire. Allenandoci ad una interpretazione e all’ascolto di altre interpretazioni, ad un pensiero composto, sfaccettato. Più che un argomento, un argomentabile.
Così abbiamo pensato al segno, che ci accompagnerà, sia come una traduzione visivo-oggettiva del nostro nome in sé, ossia <<apriscatole>>, quindi apri (e c’è il simboletto di una chiave); quindi scatole (e c’è la presenza di ipotetici rettangoli-scatola); e sia, rifacendoci al discorso di cui sopra, inserendo appunto la volontà di quella interpretazione come fondamenta del nostro progetto comunicativo.
Abbiamo così posizionato la silhouette delle scatole come fossero libri, di profilo su di uno scaffale; e abbiamo lasciato una chiave in mezzo ai libri. Suggerendo l’ipotetica presenza, l’intento, il desiderio di fornire…, l’invito di verificare, “se ci fosse messa poggiata lì”, una eventuale chiave di lettura.
Le nostre magliette nascono da una qualche chiave di lettura, da una scintilla in una bolla d'argomentazione; e vogliono cibarsi e farsi pane, dell'andare incontro, qualora ci riuscissero, al suscitare altre chiavi di lettura. Possano essere affini o contrastanti, poco importa, importa che siano nell'energia spesa di un pensiero. Semplice, sorridente, o magari vigilante, un ingrediente-reagente; ecco, questo sarebbe wow!
I simboli del disegno – le scatole e la chiave – sono stati affiancati quasi spingendoli oltre l’accostamento, quasi pretendendo, anche esteticamente, un incastro, un intersecarsi, una concatenazione. La chiave è forse nelle scatole, le scatole sono forse nella chiave. Le nostre teste sono, (forse) scatole del resto…