Poiché, bucare un appuntamento, un buco in una tasca, una gomma bucata, un buco di memoria, un buco allo stomaco, attento a quella buca! Finiremo in un buco nero, ebbene, fuoriusciamo tutti da lì.
Il buco ben’inteso (soprattutto) come metafora, come fulcro d’essenza; come un tunnel o un baratro da cui cavarci ed uscire, e allo stesso tempo, come principio di atavica curiosità (Alice docet) cui andarci a sbirciare. È si, non so come meglio dirne: La vita è, (decisamente) “Hole inclusive”!